la voglia di tradurre il blog è pari a zero...
non ho voglia di un cazzo...
venerdì 15 luglio 2011
domenica 10 aprile 2011
martedì 19 ottobre 2010
Lucca Comics 2010
Lucca Comics: uno dei più importanti avvenimenti dell'anno, se come me si è interessati alla cultura dei manga e anime giapponesi.
Ma che cosa è Lucca Comics?
Non è altro se non una fiera allestita nel centro storico della suddetta città. Vengono aperti dei padiglioni nei quali vengono esposti gadget e pupazzi, manga e anime, film, spille, posters e chi più ne ha più ne metta! Ma la parte più interessante, per quanto mi riguarda, è l'entusiasmante numero di persone che, per qualche giornata, hanno la possibilità di impersonare i loro personaggi preferiti... non è semplicemente fantastico? Il centro storico di una città toscana bellissima è letteralmente invaso di persone mascherate in ogni modo e, ovviamente, non c'è cosa più bella di chiedere loro delle foto! Ma ora mi zittisco, e vi lascio alcune foto scattate l'anno scorso :)
Sebastian Michaelis & Ciel Phantomhive - Kuroshitsuji
Kakashi - Naruto
Edward Mani di Forbice
Ma che cosa è Lucca Comics?
Non è altro se non una fiera allestita nel centro storico della suddetta città. Vengono aperti dei padiglioni nei quali vengono esposti gadget e pupazzi, manga e anime, film, spille, posters e chi più ne ha più ne metta! Ma la parte più interessante, per quanto mi riguarda, è l'entusiasmante numero di persone che, per qualche giornata, hanno la possibilità di impersonare i loro personaggi preferiti... non è semplicemente fantastico? Il centro storico di una città toscana bellissima è letteralmente invaso di persone mascherate in ogni modo e, ovviamente, non c'è cosa più bella di chiedere loro delle foto! Ma ora mi zittisco, e vi lascio alcune foto scattate l'anno scorso :)
Sebastian Michaelis & Ciel Phantomhive - Kuroshitsuji
Kakashi - Naruto
Edward Mani di Forbice
sabato 18 settembre 2010
00:48 del 18/09/2010: la scuola aiuta!
Buona sera! Non scrivo da circa due mesi, e sinceramente non pensavo che mi sarebbe tornata presto la mia "ispirazione" per la scrittura in generale.
Sembrerà molto strano sentirlo dire (o meglio, vederlo scrivere) da un ragazzo della mia età, ma la scuola una volta tanto mi ha aiutato. Sembra ieri che le vacanze estive hanno preso il posto delle giornate sui banchi, tra una risata e un'altra di noi alunni che ci diverti(v)amo a far impazzire i professori, ad usare scuse per uscire di classe quando vogliamo semplicemente farci una girata per la scuola e magari scambiare due chiacchiere con qualche professore che troviamo durante il nostro vagare. In realtà è già passata un'intera stagione, tre mesi, circa 95 giorni di vacanze. Che strano vero? Ebbene si: sono uno dei pochi giovincelli liceali che non fa altro tutta l'estate se non sperare che l'estate stessa finisca il prima possibile. Ora sto bene, il mio momento di scombussolamento è pressochè passato e non posso di certo lamentarmi.
Quando la scuola è iniziata mi sembrava un sogno: poter toccare di nuovo i banchi, dover fare tutte quelle rampe di scale che di prima mattina sembrano infinite, prendere una bottiglietta d'acqua ai distributori... tutte piccole cose che, messe insieme, creano un bell'ambiente a parer mio. Poi come potete pretendere che non nomini i professori? Semplicemente spettacolari! Ovviamente i professori non andranno mai bene: o ti stanno antipatici, o (a parer nostro) non sanno insegnare, oppure semplicemente non riescono a coinvolgere gli studenti in modo che la lezione (e la materia stessa) diventi più interessante; ma c'è una cosa che ti porta alla vera felicità nel tornare a scuola: questa è il poter affrontare discorsi seri e non con loro, capendo che, fuori dal proprio ambito lavorativo, sono persone esattamente come noi.
Voglio a tal proposito ringraziare una delle prof, per fare una citazione "la mia professoressamica", Musa, una delle persone che segue questo blog: ti ringrazio tantissimo, perchè la giornata che abbiamo passato in giro tra una chiacchiera e una foto mi ha fatto davvero bene.
Quando la scuola è iniziata mi sembrava un sogno: poter toccare di nuovo i banchi, dover fare tutte quelle rampe di scale che di prima mattina sembrano infinite, prendere una bottiglietta d'acqua ai distributori... tutte piccole cose che, messe insieme, creano un bell'ambiente a parer mio. Poi come potete pretendere che non nomini i professori? Semplicemente spettacolari! Ovviamente i professori non andranno mai bene: o ti stanno antipatici, o (a parer nostro) non sanno insegnare, oppure semplicemente non riescono a coinvolgere gli studenti in modo che la lezione (e la materia stessa) diventi più interessante; ma c'è una cosa che ti porta alla vera felicità nel tornare a scuola: questa è il poter affrontare discorsi seri e non con loro, capendo che, fuori dal proprio ambito lavorativo, sono persone esattamente come noi.
Voglio a tal proposito ringraziare una delle prof, per fare una citazione "la mia professoressamica", Musa, una delle persone che segue questo blog: ti ringrazio tantissimo, perchè la giornata che abbiamo passato in giro tra una chiacchiera e una foto mi ha fatto davvero bene.
domenica 4 luglio 2010
22:22 del 04/07/2010 : Che mi succede?
Sempre meno spesso mi ritrovo a scrivere qualcosa...e non intendo solo qui, ma intendo in generale.
Non sono più capace di mettere in fila due parole per esprimere un mio pensiero in modo che formino una singola frase di senso compiuto.
Ho smesso di scrivere la storia che stavo producendo ormai da mesi, ho praticamente smesso di suonare il pianoforte e di ascoltare la musica... ho smesso di guardare film.
L'unica cosa che faccio è cercare di stare in compagnia, anche se la maggior parte delle volte non faccio niente di particolare, in modo da non rimanere solo per l'intera giornata...
ma che mi succede?
sto cambiando troppo, e non so neanche da cosa sia dovuta questa fortissima alterazione della mia stessa personalità.
Sto diventando più violento e sadico... anche cinico, si. Sto veramente smontando quelli che sono stati i miei principi morali per tutti i miei 17 anni di vita, e non so quale sia il motivo.
Queste sono solo parole di un povero diciassettenne che si limita ad usare il suo tempo per scrivere su un blog che probabilmente nessuno (o quasi) leggerà.
Una cosa è certa: non pensate mai di rimanere sempre uguali, perchè un cambiamento radicale arriva senza che voi ve ne accorgiate.
Non sono più capace di mettere in fila due parole per esprimere un mio pensiero in modo che formino una singola frase di senso compiuto.
Ho smesso di scrivere la storia che stavo producendo ormai da mesi, ho praticamente smesso di suonare il pianoforte e di ascoltare la musica... ho smesso di guardare film.
L'unica cosa che faccio è cercare di stare in compagnia, anche se la maggior parte delle volte non faccio niente di particolare, in modo da non rimanere solo per l'intera giornata...
ma che mi succede?
sto cambiando troppo, e non so neanche da cosa sia dovuta questa fortissima alterazione della mia stessa personalità.
Sto diventando più violento e sadico... anche cinico, si. Sto veramente smontando quelli che sono stati i miei principi morali per tutti i miei 17 anni di vita, e non so quale sia il motivo.
Queste sono solo parole di un povero diciassettenne che si limita ad usare il suo tempo per scrivere su un blog che probabilmente nessuno (o quasi) leggerà.
Una cosa è certa: non pensate mai di rimanere sempre uguali, perchè un cambiamento radicale arriva senza che voi ve ne accorgiate.
venerdì 11 giugno 2010
11/06/2010: fine della scuola...
Ciao a tutti pochi ma carissimi interessati a questo blog...
che dire, è da tantissimo che non scrivo, e ho deciso che per riprendere un pò quella che è la narrazione dei vari avvenimenti futuri partirò proprio da oggi, ultimo giorno di scuola.
Vediamo un pò...ah si! Partiamo dall'istante in cui mi sono svegliato: sinceramente, non ero assolutamente emozionato per la fine di questo anno scolastico, anzi, al contrario di tutti i giovani della mia età, ero assolutamente contrariato.
Arrivato a scuola ee attaccato il mio portatile, ho iniziato a girare film a ruota, saltando scende, cambiando DVD ogni 5 secondi... che noia insomma! e sembrava proprio che tutti gli altri si divertissero! Alle 9, poi, sono arrivate due ragazze simpaticissime che ci hanno presentato il loro libro, "Le Facce Buffe dell'Amore", e che data la descrizione non vedo l'ora di leggere... ah si, naturalmente lo consiglio a tutti, sembra molto interessante!!!
La giornata è andata avanti molto lentamente, in modo molto piatto... è stata terribile... e, alla fine, il suono di quella campanella, le urla, la felicità, tutti che corrono per uscire da scuola.... ed io che, lentamente, scendo le scale, con un'aria sconfitta sul volto, salutando tutte le persone che mi passavano accanto, e pensando ad una sola cosa:
"Diavolo, anche quest'anno è andato..."
Per me la fine dell'anno scolastico è critica: il caldo, il lavoro...ma non solo! per me è un pò come il 31 Dicembre: nuove speranze, nuove emozioni... spero in tanti cambiamenti e in miglioramenti. ma che devo aspettarmi da quest'estate? non lo so proprio, perchè, secondo me, non promette assolutamente bene.
mh... rileggendo questo Post mi rendo conto che è scritto veramente da schifo.
Che sto cambiando, a questo punto, credo sia ben chiaro a tutti.
che dire, è da tantissimo che non scrivo, e ho deciso che per riprendere un pò quella che è la narrazione dei vari avvenimenti futuri partirò proprio da oggi, ultimo giorno di scuola.
Vediamo un pò...ah si! Partiamo dall'istante in cui mi sono svegliato: sinceramente, non ero assolutamente emozionato per la fine di questo anno scolastico, anzi, al contrario di tutti i giovani della mia età, ero assolutamente contrariato.
Arrivato a scuola ee attaccato il mio portatile, ho iniziato a girare film a ruota, saltando scende, cambiando DVD ogni 5 secondi... che noia insomma! e sembrava proprio che tutti gli altri si divertissero! Alle 9, poi, sono arrivate due ragazze simpaticissime che ci hanno presentato il loro libro, "Le Facce Buffe dell'Amore", e che data la descrizione non vedo l'ora di leggere... ah si, naturalmente lo consiglio a tutti, sembra molto interessante!!!
La giornata è andata avanti molto lentamente, in modo molto piatto... è stata terribile... e, alla fine, il suono di quella campanella, le urla, la felicità, tutti che corrono per uscire da scuola.... ed io che, lentamente, scendo le scale, con un'aria sconfitta sul volto, salutando tutte le persone che mi passavano accanto, e pensando ad una sola cosa:
"Diavolo, anche quest'anno è andato..."
Per me la fine dell'anno scolastico è critica: il caldo, il lavoro...ma non solo! per me è un pò come il 31 Dicembre: nuove speranze, nuove emozioni... spero in tanti cambiamenti e in miglioramenti. ma che devo aspettarmi da quest'estate? non lo so proprio, perchè, secondo me, non promette assolutamente bene.
mh... rileggendo questo Post mi rendo conto che è scritto veramente da schifo.
Che sto cambiando, a questo punto, credo sia ben chiaro a tutti.
giovedì 6 maggio 2010
Turin in my Heart
Parliamo oggi, a quasi un mese di distanza dal mio ultimo intervento, di quello che è stato il mio soggiorno a Torino per quattro giorni...
.....
Certo, in effetti non c'è molto da dire.
Bellissima città a parer mio, molto ben organizzata dal punto di vista dei mezzi di trasporto e, se posso permettermi, l'ho trovata anche abbastanza romantica. Mi dava un senso di familiarità, di calore... come se avessi sempre abitato li.
Mi sto dilungando troppo in cose futili? è vero, lo ammetto... dato che non ho molto da dire, mi limiterò a mettere qui qualche foto di quei giorni passati in compagnia di mio fratello.
Buona visione!
Dalla Mole Antonelliana
Io e Mio Fratello sulla Mole
Si nota il terrore che provavo?
Ero terrorizzato, lo ammetto...
La lunghissima fila per il museo Egizio
.....
Certo, in effetti non c'è molto da dire.
Bellissima città a parer mio, molto ben organizzata dal punto di vista dei mezzi di trasporto e, se posso permettermi, l'ho trovata anche abbastanza romantica. Mi dava un senso di familiarità, di calore... come se avessi sempre abitato li.
Mi sto dilungando troppo in cose futili? è vero, lo ammetto... dato che non ho molto da dire, mi limiterò a mettere qui qualche foto di quei giorni passati in compagnia di mio fratello.
Buona visione!
Dalla Mole Antonelliana
Io e Mio Fratello sulla Mole
Si nota il terrore che provavo?
Ero terrorizzato, lo ammetto...
La lunghissima fila per il museo Egizio
venerdì 16 aprile 2010
00:06 del 16/04/2010
Sono già passati sei giorni... sei giorni da quel giorno orribile in cui un intero paese ha perso una persona fantastica.
In questi giorni mi sono ritrovato spesso, se non ogni momento, a pensare. Pensavo a te, pensavo alla nostra amicizia, pensavo al nostro distacco involontario (se non del tutto casuale), pensavo pensavo e pensasvo...
Pensavo che conoscerti è stato davvero bello, che sei stato un buon amico, che abbiamo passato momenti davvero bellissimi in cui ci siamo divertiti tantissimo nel gruppo, che ci siamo distaccati in modo molto spontaneo quando siamo andati alle superiori scegliendo due indirizzi diversi; da quel momento ho iniziato a frequentare altra gente, tu hai continuato ad uscire col tuo vecchio gruppo, e le nostre strade si sono divise nonostante l'amicizia.
Oltre tutto il pensiero che mi affolla la mente più di ogni altro è questo: "Esiste o no un luogo dove i cari che ci hanno lasciato possano continuare una vita felice?"
Una risposta non esiste, o meglio, la conoscerò solo quando anche io ti raggiungerò.
Ancora una volta affermo di avere una grande paura.
Come avevo già detto in precedenza, mi sento molto in colpa per questo, per non aver fatto niente in modo da impedire questo distacco, per non averti più visto...
Ho dato una copia della lettera che ho scritto nell'ultimo post ai tuoi genitori lunedì, e tua madre mi ha chiesto se poteva leggerla; naturalmente gli ho risposto di si. Ora pensa alla sua dolcezza: in quello che è stato (e sarà) il momento più duro della sua vita, si è preoccupata di consolarmi, dicendomi di non sentire in colpa, e ripetendomi che non era colpa di nessuno. Successivamente è stato tuo padre a tirarmi su, dicendo una frase che credo non mi scorderò mai: "Sempre in gamba eh, Yuri, come ho detto agli altri...ve lo dico tramite il mì bimbo!" queste sono, all'incirca, le sue parole esatte... Dopo questo mi sento ancora peggio, dato che non sono stato io a dare una mano ai tuoi genitori nel momento in cui avrei dovuto.
Nico hai lasciato un grandissimo vuoto dentro ognuno di noi. Sappi comunque che siamo tutti vicini ai tuoi genitori, e faremo in modo di "prendercene cura" andandoli a trovare spesso, chi più chi meno, e anche io farò il possibile.
In questo momento mi viene in mente una frase, quella che potrei definire la mia filosofia di vita ma che, scioccamente, non sono riuscito ad applicare nel momento giusto.
"Ti accorgi quanto tenevi ad una persona solamente nel momento esatto in cui ti rendi conto di averla persa irrimediabilmente"
Ciao Nico.
In questi giorni mi sono ritrovato spesso, se non ogni momento, a pensare. Pensavo a te, pensavo alla nostra amicizia, pensavo al nostro distacco involontario (se non del tutto casuale), pensavo pensavo e pensasvo...
Pensavo che conoscerti è stato davvero bello, che sei stato un buon amico, che abbiamo passato momenti davvero bellissimi in cui ci siamo divertiti tantissimo nel gruppo, che ci siamo distaccati in modo molto spontaneo quando siamo andati alle superiori scegliendo due indirizzi diversi; da quel momento ho iniziato a frequentare altra gente, tu hai continuato ad uscire col tuo vecchio gruppo, e le nostre strade si sono divise nonostante l'amicizia.
Oltre tutto il pensiero che mi affolla la mente più di ogni altro è questo: "Esiste o no un luogo dove i cari che ci hanno lasciato possano continuare una vita felice?"
Una risposta non esiste, o meglio, la conoscerò solo quando anche io ti raggiungerò.
Ancora una volta affermo di avere una grande paura.
Come avevo già detto in precedenza, mi sento molto in colpa per questo, per non aver fatto niente in modo da impedire questo distacco, per non averti più visto...
Ho dato una copia della lettera che ho scritto nell'ultimo post ai tuoi genitori lunedì, e tua madre mi ha chiesto se poteva leggerla; naturalmente gli ho risposto di si. Ora pensa alla sua dolcezza: in quello che è stato (e sarà) il momento più duro della sua vita, si è preoccupata di consolarmi, dicendomi di non sentire in colpa, e ripetendomi che non era colpa di nessuno. Successivamente è stato tuo padre a tirarmi su, dicendo una frase che credo non mi scorderò mai: "Sempre in gamba eh, Yuri, come ho detto agli altri...ve lo dico tramite il mì bimbo!" queste sono, all'incirca, le sue parole esatte... Dopo questo mi sento ancora peggio, dato che non sono stato io a dare una mano ai tuoi genitori nel momento in cui avrei dovuto.
Nico hai lasciato un grandissimo vuoto dentro ognuno di noi. Sappi comunque che siamo tutti vicini ai tuoi genitori, e faremo in modo di "prendercene cura" andandoli a trovare spesso, chi più chi meno, e anche io farò il possibile.
In questo momento mi viene in mente una frase, quella che potrei definire la mia filosofia di vita ma che, scioccamente, non sono riuscito ad applicare nel momento giusto.
"Ti accorgi quanto tenevi ad una persona solamente nel momento esatto in cui ti rendi conto di averla persa irrimediabilmente"
Ciao Nico.
Etichette:
dolore,
la vita di un ragazzo,
profonde riflessioni
domenica 11 aprile 2010
10/04/2010: Addio Nicolò
è in questi momenti che ripudio qualsiasi cosa, qualsiasi persona...
Sento che tutto quello che ho è inutile, perché prima o poi non ci sarà di nessun aiuto.
Ho paura.
Quando accadono cose di questo genere mi crolla il mondo addosso. Mi sento debole, insignificante, inutile come un granello di sabbia. Vedo che per quanto una persona possa prendere bene la vita, per quando sia spensierata e felice, per quanto abbia ambizioni, c'è sempre qualcosa che ci mette i bastoni tra le ruote.
La vita ci mette di fronte a cose terribili, a fatti devastanti, e noi non possiamo fare niente se non subirli e cercare di trarne un qualche insegnamento, anche se non sempre vi è presente.
Questa volta la nostra prova è stata perdere una persona giovane, fantastica, una persona sempre sorridente e con tantissima voglia di scherzare.
A soli 17 anni, la vita, crudele come pochi, ha deciso di spegnere la fiamma che ardeva vigorosa dentro di te come in chiunque altro, portando dolore tra i tuoi famigliari, gli amici e i concittadini.
Ogni persona pensa solo a quelli che sono i beni materiali, ma quando succedono queste disgrazie, ognuno non fa altro che sentirsi ridicolo.
Ho avuto questa dura notizia appena sono tornato a casa questa sera, e ho iniziato a pensare a tante cose, tutte affollate nella mia mente:
ci siamo conosciuti alle elementari, siamo diventati amici alle medie, abbiamo condiviso tanti bei momenti a scuola e nel vecchio gruppo. Poi, per un caso, ci siamo allontanati all'inizio delle scuole superiori, e in questi tre anni credo di averti incontrato solo due o tre volte.
Non ricordo un unico litigio tra di noi ma, al contrario, se penso a te ricordo solo una persona felice e spensierata, che metteva anima e corpo in tutto ciò che faceva, e che andava sempre d'accordo con tutti.
Il ricordo più nitido che ho di te, però, è lo spettacolo che facemmo col gruppo: ci dedicammo tutto a quello spettacolo, ci divertimmo molto a prepararlo.
La tua capacità di recitare ed imitare rimane nei cuori di tutti, data la tua stessa capacità di coinvolgere il pubblico di fronte a te.
Mi sento in colpa ora, in colpa di non aver fatto in modo di non perdere i contatti, ma sicuramente è una cosa stupida per cui sentirsi in colpa.
A mala pena posso immaginare cosa proveranno le persone che stavano intorno a te quotidianamente.
Voglio solo dire che sei stato un buon amico per il periodo in cui ci siamo frequentati.
Grazie di aver migliorato, in un modo o nell'altro, la vita di tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerti.
Ti voglio bene Nicolò.
Sento che tutto quello che ho è inutile, perché prima o poi non ci sarà di nessun aiuto.
Ho paura.
Quando accadono cose di questo genere mi crolla il mondo addosso. Mi sento debole, insignificante, inutile come un granello di sabbia. Vedo che per quanto una persona possa prendere bene la vita, per quando sia spensierata e felice, per quanto abbia ambizioni, c'è sempre qualcosa che ci mette i bastoni tra le ruote.
La vita ci mette di fronte a cose terribili, a fatti devastanti, e noi non possiamo fare niente se non subirli e cercare di trarne un qualche insegnamento, anche se non sempre vi è presente.
Questa volta la nostra prova è stata perdere una persona giovane, fantastica, una persona sempre sorridente e con tantissima voglia di scherzare.
A soli 17 anni, la vita, crudele come pochi, ha deciso di spegnere la fiamma che ardeva vigorosa dentro di te come in chiunque altro, portando dolore tra i tuoi famigliari, gli amici e i concittadini.
Ogni persona pensa solo a quelli che sono i beni materiali, ma quando succedono queste disgrazie, ognuno non fa altro che sentirsi ridicolo.
Ho avuto questa dura notizia appena sono tornato a casa questa sera, e ho iniziato a pensare a tante cose, tutte affollate nella mia mente:
ci siamo conosciuti alle elementari, siamo diventati amici alle medie, abbiamo condiviso tanti bei momenti a scuola e nel vecchio gruppo. Poi, per un caso, ci siamo allontanati all'inizio delle scuole superiori, e in questi tre anni credo di averti incontrato solo due o tre volte.
Non ricordo un unico litigio tra di noi ma, al contrario, se penso a te ricordo solo una persona felice e spensierata, che metteva anima e corpo in tutto ciò che faceva, e che andava sempre d'accordo con tutti.
Il ricordo più nitido che ho di te, però, è lo spettacolo che facemmo col gruppo: ci dedicammo tutto a quello spettacolo, ci divertimmo molto a prepararlo.
La tua capacità di recitare ed imitare rimane nei cuori di tutti, data la tua stessa capacità di coinvolgere il pubblico di fronte a te.
Mi sento in colpa ora, in colpa di non aver fatto in modo di non perdere i contatti, ma sicuramente è una cosa stupida per cui sentirsi in colpa.
A mala pena posso immaginare cosa proveranno le persone che stavano intorno a te quotidianamente.
Voglio solo dire che sei stato un buon amico per il periodo in cui ci siamo frequentati.
Grazie di aver migliorato, in un modo o nell'altro, la vita di tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerti.
Ti voglio bene Nicolò.
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profonde riflessioni
sabato 3 aprile 2010
23:59 del 3/4/2010
Buona serata a tutti...
come avevo già accennato quando ho creato questo mio spazio, il blog sarà anche un diario per un certo verso, dove racconterò qualche episodio della mia noiosissima vita.
Ora, giusto per essere un pò critico, ditemi che ne pensate di questa situazione: un ragazzo di 17 anni, mai stato fidanzato, che passa un intero pomeriggio insieme a 3 coppiette... qualcuno mi dirà "ma sono tuoi amici, non ti fanno sentire di troppo o in imbarazzo"... vedete, il fatto è proprio questo! potremmo discuterne se volete.
Ciò che voglio dire è: QUALSIASI COPPIETTA, CHE SIA FORMATA DA TUOI AMICI O NO, TI FA SENTIRE DI TROPPO QUANDO SEI CON LORO.
Il discorso è molto semplice: se due stanno sempre li avvinghiati o a pomiciare, è chiaro che ti mettano in soggezione... insomma, siamo umani!
Non sai che discorso intraprendere, non hai idea di cosa fare e non fare...stai semplicemente li, magari cercando di evitare i loro sguardi, a giocare con la prima cosa che ti capita sotto mano e a fumare una sigaretta dietro l'altra.
La semplice conclusione, è che non c'è soluzione a questo: una coppia è giusto che si comporti così... infatti, se fossi fidanzato, me ne fregherei altamente dell'amico che è da solo, perchè io stesso voglio passare il tempo che ho con la persona con cui sto in quel momento!
E per stasera è tutto!
P.s.
Spero che nessuno prenda sul personale questa discussione: è solo per parlare e per discutere di qualcosa, dato che spero che questo blog possa servire anche ad aprire qualche "dibattito" su qualsiasi tipo di argomento.
come avevo già accennato quando ho creato questo mio spazio, il blog sarà anche un diario per un certo verso, dove racconterò qualche episodio della mia noiosissima vita.
Ora, giusto per essere un pò critico, ditemi che ne pensate di questa situazione: un ragazzo di 17 anni, mai stato fidanzato, che passa un intero pomeriggio insieme a 3 coppiette... qualcuno mi dirà "ma sono tuoi amici, non ti fanno sentire di troppo o in imbarazzo"... vedete, il fatto è proprio questo! potremmo discuterne se volete.
Ciò che voglio dire è: QUALSIASI COPPIETTA, CHE SIA FORMATA DA TUOI AMICI O NO, TI FA SENTIRE DI TROPPO QUANDO SEI CON LORO.
Il discorso è molto semplice: se due stanno sempre li avvinghiati o a pomiciare, è chiaro che ti mettano in soggezione... insomma, siamo umani!
Non sai che discorso intraprendere, non hai idea di cosa fare e non fare...stai semplicemente li, magari cercando di evitare i loro sguardi, a giocare con la prima cosa che ti capita sotto mano e a fumare una sigaretta dietro l'altra.
La semplice conclusione, è che non c'è soluzione a questo: una coppia è giusto che si comporti così... infatti, se fossi fidanzato, me ne fregherei altamente dell'amico che è da solo, perchè io stesso voglio passare il tempo che ho con la persona con cui sto in quel momento!
E per stasera è tutto!
P.s.
Spero che nessuno prenda sul personale questa discussione: è solo per parlare e per discutere di qualcosa, dato che spero che questo blog possa servire anche ad aprire qualche "dibattito" su qualsiasi tipo di argomento.
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